Di che colore è il color carne? Una domanda semplice, apparentemente innocua, a cui tendenzialmente sappiamo rispondere senza esitazioni. È un beige, rosa, “simile al colore della carne umana” lo dicono (o meglio lo dicevano) persino i principali vocabolari. Ma in che senso questo colore debba essere inteso come l’unico? Da circa cinque mesi la risposta, in Italia, non è più solo rosa, ma tutti i colori dell’umanità. E questa infatti è la storia di una campagna di advocacy di successo che vede protagoniste la strategist Giuditta Rossi, nera e la storyteller Cristina Maurelli, bianca, entrambe co-fondatrici di Bold Stories. Lavorano insieme e un giorno per caso, realizzano l’assurdità del termine e decidono di fare qualcosa: una campagna. Risultato tangibile: in pochi mesi i principali dizionari cambiano la loro definizione online o si impegnano di farlo anche sul cartaceo. La campagna Color Carne vuole essere la dimostrazione di come concetti che sembrano inoffensivi, in particolare nel linguaggio e nelle rappresentazioni visive, possano invece nascondere pregiudizi e discriminazioni. È un invito a sfidare lo standard, a farsi delle domande e ad agire per il cambiamento.