Design for impact / The 7 stages of the creative process.

In questo workshop, esploreremo le fasi principali del processo creativo e del design thinking attraverso la metodologia di collaboration-design MG Taylor, per arrivare al raggiungimento di un obiettivo comune. Nello specifico, lavorerai sulla tematica della scarsità d’acqua generando idee per un prodotto o un servizio che aiuti a limitare lo spreco d’acqua e a sensibilizzare le persone sull’urgenza di questo problema.

In queste sei ore imparerai:

– le 22 buone abitudini per essere creativo
– a conoscere le sette fasi del processo creativo applicate a un scopo reale
– ad applicare il metodo all’interno di un gruppo di lavoro, ideando e progettando in modo collaborativo
– a creare un prototipo dell’idea migliore
– a migliorare e affinare il prototipo sottopondendolo a stress test e applicando la metodologia in modo iterativo.

A chi è rivolto

A chiunque voglia cimentarsi a pensare fuori dagli schemi, sfidando e mettendo in discussione i modelli naturali di pensiero per generare soluzioni innovative a problemi reali.

Il metodo

La metodologia MG Taylor è utilizzata a livello internazionale per inventare, progettare, sviluppare e fornire strumenti, processi e ambienti che facilitino individui e organizzazioni nella loro transizione verso un mondo basato sulla conoscenza e incentrato sulla progettazione. Pioniere della Network Economy, MG Taylor ha creato un approccio completamente nuovo al lavoro collaborativo e alla pratica di rilasciare Group Genius™. Questa invenzione brevettata include un linguaggio e un’architettura funzionale basata su principi di iterazione, ricorsione e feedback tra agenti che agiscono in un ambiente di agenti che si traduce in novità ed emergenza. Nel corso degli anni, MG Taylor Corporation ha lavorato con un’ampia gamma di clienti provenienti da diversi settori. Questi hanno incluso startup, enti governativi locali, statali e nazionali, società Fortune 500, società di consulenza, organizzazioni no profit e organizzazioni come il World Economic Forum.