Nel 2225 nascerà l’ultima persona italiana. Che sia vero o una proiezione apocalittica funzionale, tanto vale prepararci a una possibile estinzione di modi, emozioni e consumi maternitari, o almeno guardarli dal punto di vista di un nuovo presente: vedere un neonato sarà come vedere una mucca pascolare sotto il Duomo di Milano. La cultura “materna” o “paterna”, i genitori e la famiglia tradizionale o alternativa o allargata come soggetto di esplorazione, aspirazione e comunicazione fanno già parte di un recente passato. Quali modelli li sostituiranno? E sarà l’IA a suggerirli oppure gli umani DOC riprenderanno in mano presente e futuro? Non lo sappiamo, ma proviamo, come collettivo teatrale, a farci proprio questa domanda. Tre donne di generazioni diverse, senza figli e con l’ausilio di storie di altre donne al momento del bivio tra dare la vita e avere una vita, si raccontano per raccontare un presente in via di estinzione. Dati, dialoghi, drammi, sperimentazioni e prompt: questo breve sguardo sulla scelta del generare è a metà tra una lezione accademica (ma di quelle belle) e il teatro di narrazione.
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